Benlysta come terapia aggiuntiva per il lupus eritematoso sistemico
Benlysta, il cui principio attivo è Belimumab, trova indicazione come terapia aggiuntiva per il lupus eritematoso sistemico ( LES ) negli adulti positivi agli autoanticorpi, con un alto grado di attività della malattia nonostante la terapia standard.
Benlysta è una polvere per la preparazione di una soluzione per infusione. La terapia con Benlysta deve essere iniziata e supervisionata unicamente da un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento del LES.
Benlysta viene somministrato come infusione ( flebo ) in vena della durata di un’ora. La dose raccomandata è di 10 mg per chilogrammo di peso corporeo. Le prime tre dosi devono essere somministrate a intervalli di due settimane. Dopo di che, Benlysta può essere somministrato ogni quattro settimane.
Il medico può interrompere o sospendere il trattamento in caso di reazioni dovute all’infusione ( come eruzioni cutanee, prurito e difficoltà a respirare ) oppure in caso di reazioni di ipersensibilità ( allergiche ) gravi e pericolose per la vita che possono verificarsi diverse ore dopo la somministrazione di Benlysta. I pazienti devono pertanto essere tenuti in osservazione per diverse ore dopo almeno le prime due infusioni e Benlysta deve essere sempre somministrato in un ambiente dove siano immediatamente
disponibili risorse per il trattamento di tali reazioni nel caso in cui si verifichino.
Il lupus eritematoso sistemico è una malattia in cui il sistema immunitario ( ossia le difese naturali dell’organismo ) aggredisce le
cellule e i tessuti del paziente, causando infiammazione e danno agli organi.
Il lupus eritematoso sistemico può interessare quasi ogni organo del corpo e si ritiene che sia coinvolto un tipo di globuli bianchi del sangue, chiamati linfociti B. Di norma queste cellule producono anticorpi che aiutano a combattere le infezioni. In caso del
LES invece alcuni di questi anticorpi aggrediscono cellule e organi del proprio organismo ( autoanticorpi ).
Il principio attivo di Benlysta, Belimumab, è un anticorpo monoclonale, ossia un anticorpo concepito per riconoscere e legarsi a una struttura specifica ( antigene ). Belimumab è progettato per legarsi a una proteina denominata BLyS, che permette ai linfociti B di sopravvivere più a lungo, e bloccare la sua azione. In tal modo Belimumab accorcia la durata di vita dei linfociti B, alleviando l’infiammazione e il danno agli organi causato dal lupus eritematoso sistemico.
Benlysta ( somministrato in dosi da 1 e 10 mg per chilogrammo di peso corporeo ) è stato confrontato con un placebo in due studi principali che hanno coinvolto 1693 pazienti adulti affetti da LES attivo.
Nel corso degli studi i pazienti hanno continuato a ricevere i trattamenti standard per la malattia.
In entrambi gli studi, la principale misura di efficacia era determinata dal numero di pazienti in cui l’attività della malattia era scesa a un certo livello dopo 12 mesi.
Benlysta, usato come terapia aggiuntiva per il lupus eritematoso sistemico, si è mostrato più efficace del placebo nel ridurre
l’attività della malattia.
Nel primo studio, Benlysta 10 mg/kg si è rivelato efficace per il 43% dei pazienti, mentre il placebo per il 34% dei pazienti.
Nel secondo studio, Benlysta 10 mg/kg è risultato efficace per il 58% dei pazienti, mentre il placebo per il 44% dei pazienti.
In entrambi gli studi, la dose di 10 mg/kg di Benlysta è stata più efficace della dose da 1 mg/kg.
Gli effetti indesiderati più comuni di Benlysta ( osservati in più di 1 paziente su 10 ) sono state infezioni batteriche come bronchiti ( infiammazioni delle vie respiratorie nei polmoni ) e cistiti ( infiammazioni della vescica ), diarrea e nausea.
Il Comitato scientifico ( CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ) ha ritenuto che Benlysta, usato come terapia aggiuntiva per il lupus eritematoso sistemico, riduca l’attività della malattia senza comportare un rischio grave per il paziente. Pur essendo in genere ben tollerato, il medicinale può causare reazioni in seguito all’infusione e reazioni di ipersensibilità così come infezioni.
Inoltre il CHMP ha tenuto conto della mancanza di trattamenti alternativi efficaci per quei pazienti che hanno già provato le terapie standard.
Il CHMP ha deciso che i benefici di Benlysta sono superiori ai suoi rischi. ( Xagena2016 )
Fonte: EMA; 2016
Reuma2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Sospensione del Micofenolato mofetile nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...
Impatto della bassa attività di malattia, della remissione e della remissione completa sulle riacutizzazioni successive alla riduzione graduale dei corticosteroidi e della terapia immunosoppressiva nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Gli obiettivi del trattamento per il lupus eritematoso sistemico ( SLE ) includono lo stato di malattia LLDAS ( Lupus...
Baricitinib per il lupus eritematoso sistemico: studio SLE-BRAVE-II
Baricitinib ( Olumiant ) è un inibitore orale selettivo della Janus chinasi 1 e 2 approvato per il trattamento dell'artrite...
Baricitinib per il lupus eritematoso sistemico: studio SLE-BRAVE-I
Baricitinib ( Olumiant ) è un inibitore orale selettivo della Janus chinasi 1 e 2 ( JAK1/2 ) approvato per...
Rischio di infezione precoce nei pazienti con lupus eritematoso sistemico trattati con Rituximab o Belimumab dallo studio BILAG-BR
I pazienti con lupus eritematoso sistemico ( SLE ) sono a maggior rischio di infezione rispetto alla popolazione generale. Sono...
Efficacia di Anifrolumab nei domini degli organi nei pazienti con lupus eritematoso sistemico da moderato a grave: analisi post-hoc degli studi TULIP-1 e TULIP-2
Il lupus eritematoso sistemico ( SLE ) è una malattia autoimmune cronica caratterizzata da un coinvolgimento multisistemico. È stata valutata l'efficacia...
Saphnelo a base di Anifrolumab nel trattamento del lupus eritematoso sistemico
Saphnelo è un medicinale utilizzato come terapia aggiuntiva per i pazienti adulti affetti da lupus eritematoso sistemico ( LES ),...
Concordanza e discordanza nelle misure degli esiti degli studi clinici sul lupus eritematoso sistemico: tre studi con Anifrolumab
Nel programma di studi sul lupus eritematoso sistemico ( SLE ) con Anifrolumab ( Saphnelo ), è stato condotto uno...
Iberdomide nel lupus eritematoso sistemico
Iberdomide, un modulatore della proteina cereblon che promuove la degradazione dei fattori di trascrizione Ikaros e Aiolos, che influenzano lo...
Efficacia e sicurezza di Anifrolumab in base alla firma genetica dell'interferone di tipo I e sottogruppi clinici nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Sono state caratterizzate l'efficacia e la sicurezza di Anifrolumab ( Saphnelo ) nei pazienti con lupus eritematoso sistemico ( SLE...